Il ritorno dei de Bassus

La Valposchiavo ricorda una delle dinastie più particolari del suo passato Il Museo di valle dedica una mostra alla famiglia e la locale filodrammatica, in collaborazione con attori professionisti arrivati dalla Svizzera orientale, racconta la vita dell’esponente più noto della dinastia: l’estate valposchiavina è all’insegna dei baroni de Bassus.

Tommaso Francesco Maria (1742-1815) è stato un personaggio fuori dal comune. Già a 25 anni è podestà del comune di Poschiavo, poco dopo amministratore grigione nei territori sudditi di Valtellina, a 38 anni però arriva la svolta: il notabile locale diventa un barone bavarese. Editore, mecenate, intellettuale di ispirazione illuminista, il barone è un fenomeno che supera i confini locali creando a Poschiavo un ponte ideale fra sud e nord, fra italianità e mondo tedesco. Con un fortunato romanzo, Massimo Lardi ha ricordato questa figura particolare; ora il Museo poschiavino dedica al personaggio e alla famiglia intera un’esposizione nella sua sede, il Palazzo de Bassus Mengotti.

Il notabile diventa nobile Come fa un notabile poschiavino come Tommaso Bassi a diventare nobile bavarese? Questa è la domanda a cui la mostra dà una risposta. La risposta sta nel DNA della sua famiglia, presente al Museo con un’imponete galleria di ritratti arrivati dalla Baviera. Ad aprire la strada per la Baviera, intorno al 1615, non è un membro della famiglia Bassi, ma uno zio: Giovanni Giacomo Lossio che lascia la valle per studiare legge all’Università dei gesuiti di Ingoldstadt. Brillante accademico, rimane legato all’ateneo per tutta la vita e trova aggancio alla nobiltà bavarese.

Rimasto senza eredi, il Lossio accoglie nella sua casa il nipote di Poschiavo Giovanni Domenico Bassi, figlio della sorella Lucrezia, che diventerà suo erede e capostipite della linea bavarese che otterrà dal principe elettore di Baviera anche il titolo baronale. Dopo sole tre generazioni la linea è, però, destinata a estinguersi: Francesco Pietro non ha, infatti, discendenti. Seguendo la volontà del trisavolo, è il poschiavino Tommaso Francesco Maria a raccogliere l’eredità del ramo germanico.
Il primogenito della dinastia retica è cresciuto conoscendo il suo nobile futuro in terra tedesca: durante gli studi a Ingoldstadt è, infatti, ospite dei parenti bavaresi. È nel 1780 che il notabile poschiavino unisce in sé la responsabilità di uffici e proprietà a Poschiavo come il titolo nobiliare e i beni in Baviera.
Come nessun altro esponente della famiglia, Tommaso è protagonista della vita sociale e politica del suo tempo nei Grigioni e in Baviera. Questi aspetti della vita del personaggio sono esposte nella seconda parte della mostra.

La mostra Da giugno ad ottobre, la mostra del Museo poschiavino fa rivivere l’epopea barocca della dinastia. Preziosi oggetti e documenti storici arrivano dalla Baviera, dalla Biblioteca cantonale di Coira e da altre istituzioni locali e regionali. Il percorso espositivo – avvolto in un elegante allestimento e corredato da schede e supporti multimediali – presenta le tappe di questa storia. Visite guidate e un programma didattico per le scuole completano l’offerta.

Contatto: Daniele Papacella daniele.papacella@gmail.ch +41 79 403 91 10


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