Museum Day _"Cosa spinge il cuore nel petto": Peppe Barile legge brani scelti dall'Iliade di Omero

COSA SPINGE IL CUORE NEL PETTO: Peppe Barile legge brani scelti dall'Iliade di Omero.

La produzione di miti presso i Greci era un’attivita legata alla narrazione che, accompagnata dal potere evocativo della musica, rimandava all’immaginario mondo in cui si scontravano uomini, dei ed eroi ed in cui interagivano passione, coraggio, dolore, amore. I narratori piu' famosi di miti erano gli Aedi: essi erano i depositari della tradizione, della cultura del popolo ellenico; i loro inni venivano spesso inseriti in una sequenza di riti da cui risultavano inseparabili, e in cui erano raccontati la vita, le gesta, le fatiche e i trionfi degli dei e degli eroi. Gli Aedi scandivano le declamazioni servendosi della cetra i cui suoni risaltavano il ritmo dei versi, l’alternanza delle quantita? lunghe e brevi e l’accento tonico, che in greco era quasi esclusivamente musicale. L’opera che in se? condensa l’intero mondo mitico dei greci e l’Iliade, considerata uno dei capolavori poetici dell’antichita'. La rilettura di questo testo ci riporta alle radici elleniche della nostra cultura e del nostro territorio, alle fondamenta della nostra storia.

Per l’evento in programmazione sara' adottato il testo in lingua italiana nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti (Giulio Einaudi Editore, 1963 piu' volte ristampata) e di Giovanni Cerri (BUR).

         Nonostante il titolo rimandi alle vicende di Ilio, l’antica citta' di Troia, assediata e distrutta dagli Achei, tema centrale della narrazione, cosi' come viene chiaramente espresso nel pro- emio, e l’ira di Achille. Infatti della decennale guerra di Troia, sorta a causa del rapimento della bellissima moglie di Menelao, Elena, ad opera di Paride, figlio del re troiano Priamo, si  raccontano solo alcune battaglie ed episodi dell’ultimo anno; questi sono si' scatenati dall’ira di Achille, pero' hanno la capacita' di ritrarre il mondo degli dei e degli eroi nella loro interezza, in sintesi essi descrivono a pieno la straordinaria varieta' dell’esistenza umana, con i suoi sentimenti, l’odio, l’amore, l’amicizia, l’onore e tutte le passioni in genere. Perchè abbiamo scelto questo argomento per celebrare la giornata dei musei? Perchè l’Iliade non e' solo il poema della guerra o del furore eroico; oltre all’ira di Achille, emergono come motivi ispiratori la vita, la morte e la compensazione. L’ira va intesa come impulso della passione, forza irrefrenabile che travolge l’uomo; e? “funesta” perche? porta alla morte e al dolore, e? un’urgenza cieca e fuorviante, che, dalle parole dello stesso Achille, “spinge alla furia anche il piu? saggio” e “come fumo si gonfia nel petto degli uomini”. L’eroe e? dunque consapevole della vanita? di queste passioni e delle loro conseguenze tragiche, per questo cio? che si eleva al disopra di tutto, anche del sentimento di vendetta e al di sopra della morte, e? la compensazione, la conciliazione. Alla fine del poema l’eroe accoglie Priamo, mangia con lui, segno questo di pace e di rispetto, e gli consegna il cadavere del figlio, ricordandosi anche gli ammonimenti del padre Peleo, “raffrena nel petto l’animo tuo impetuoso: mitezza e? partito migliore”.  L’Iliade si conclude quindi con la consapevolezza dei propri limiti, con la scoperta delle emozioni, quelle positive e quelle negative, come storia di eroi che si riscoprono umani nella loro fragilita?. È  questo il tema oggetto della nostra riflessione e mostra tutta la sua modernità in un tempo che ha trasformato la fragilità in una indicibile colpa.


Keywords: #MuseumDay IMD2017

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